Corpo respiro mente

Ecco qui i tre livelli del nostro sistema su cui lavora lo yoga.

Seguendo l’ordine così enunciato si può capire come, per chi si approccia alla pratica dello yoga, ci sarà l’ascolto e dunque la consapevolezza di ognuno dei tre livelli.

Noi siamo corpo, respiro e mente , ma quanto ne siamo consapevoli?

Il corpo

Il corpo è il sistema più evidente ed in superficie; è quello con cui ci identifichiamo e che ci rappresenta, ci rende visibili agli occhi del mondo.  Pur essendo il nostro “contenitore”, spesso viene ignorato; evitiamo di ascoltare i segnali che ci dà se non quando arriviamo a percepire il dolore, chiara “denuncia” di qualcosa che non funziona come dovrebbe.

Ciò vale per la struttura muscoloscheletrica e per gli organi interni (mal di schiena, mal di testa, addome gonfio, gambe pesanti, schiena gobba etc…)

Ignorare, forzare o arrendersi, sono atteggiamenti che a lungo andare non ripagano, anzi peggiorano la situazione.

Ascoltarsi e  senza giudizio, cercare di porre rimedio è il giusto approccio per vivere meglio nel proprio corpo.

Muoversi, con attenzione consapevole alla parte dolente, prendersene cura con movimenti ripetuti e lenti permette di capire ciò che sta accadendo.

Già, perché molti dei fastidi fisici derivano da come la natura ci ha fatti, da traumi , da posture errate ma la maggior parte soprattutto dall’approccio che abbiamo nell’affrontare particolari momenti della vita.

Poiché la vita che abbiamo la dobbiamo portare avanti e  naturalmente troveremo sul nostro cammino momenti più o mendo difficili, sfide più o meno impegnative, dobbiamo trovare dentro di noi gli strumenti per affrontare, superare,  vincere ed andare oltre e magari cambiare

Nel VINIYIOGA  si comincia a lavorare in primis sul corpo fisico, per poi scendere sempre più in profondità, come vedremo negli articoli futuri.